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La teoria dei 6/3,5 gradi di separazione: come Facebook accorcia le distanze

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Facebook, con i suoi 2,2 miliardi di utenti, è il social network più utilizzato al mondo. Persone di ogni età navigano ogni giorno su questa piattaforma dove condividono foto e video, si scambiano like ed entrano in contatto con i loro conoscenti.

Questa vicinanza virtuale comporta una separazione tra gli utenti pari a soli 3,57 gradi. Ciò significa che ognuno di noi è separato da qualsiasi altra persona da 3,57 passaggi di conoscenze. Per fare un esempio, lo chef stellato Carlo Cracco potrebbe benissimo conoscere un tizio che ha un amico che ha a sua volta un conoscente in contatto con un (mezzo) amico che conosci anche tu (e da lì a un pranzo gratis al suo ristorante il passo è breve).

Questa considerazione deriva dalla teoria dei sei gradi di separazione nata nel 1929 dalla mente dello scrittore ungherese Frigyes Karinthy.

Negli anni ‘50 fu fatto un tentativo per dare una dimostrazione matematica a tale teoria, senza ottenere però risultati soddisfacenti.

Solo nel 1967 lo psicologo sociale statunitense Stanley Milgram condusse un esperimento in cui veniva chiesto a un gruppo di volontari di spedire un pacco a una persona di cui si conosceva solo il nome, la professione e la zona di residenza mentre l’indirizzo rimaneva sconosciuto. Il pacco doveva essere consegnato dal soggetto partecipante all’esperimento a un suo conoscente che riteneva potesse avere maggiori possibilità di raggiungere il destinatario finale. I pacchi alla fine giunsero a destinazione passando tra le mani di 5-7 persone, confermando così la teoria che passò alla storia come “teoria del mondo piccolo”.

Nel 2011 da uno studio dell’Università di Milano emerse che Facebook ci aveva reso tutti un po’ più vicini, riducendo i gradi da 6 a 3,74.

Oggi questo numero è addirittura calato ulteriormente, fino ad arrivare a 3,57.

Quando si dice “com’è piccolo il mondo”…

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